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Live portrait painting

Ritrarre in live non è difficile, è super-difficile. Specie se il tempo è contato, la luce sul foglio è radente, il soggetto non sta mai fermo o è per metà impallato dal suo vicino. Ti affidi solo ad impressioni prese al volo, all’espressione assorta di un’attimo, a qualche particolare che fa la differenza. In questi casi l’osservazione conta per il 10/15. Ma per il restante 90 per cento non ti salva nessuno, e lì la sfanghi solo se sai come si disegna un’orecchio, un naso, come si fa la bocca, come ricade un ciuffo, che il collo è sempre in ombra e lo zigomo sempre in luce. Vince l’anatomia, lo studio e la conoscenza del corpo umano, tante ore disegnate dal vero (meglio che da reference!) tanto sketching di pose e di figura prese al volo. A volte ti aiuta la somiglianza, perchè ti ricorda qualcuno che hai già fatto. Tipo: “eppure, dai, ma sì…sembra lui… oddio, sembra proprio… Alain Delon!”

All’Antico Caffè Greco di Roma

Queste sono le immagini prese da un Live Painting di ritratto all’Antico Caffè Greco in via Condotti a Roma. Un autentico museo in cui è ancora possibile respirare l’atmosfera ricca di storia e di letteratura che ha reso celebre nel mondo questo luogo di incontro di famosi artisti, scrittori, poeti e intellettuali, e nel quale mi sono immerso – come fosse diventato il “mio” studio – per una settimana memorabile, con i segni e i colori ispirati letteralmente dal mito che mi avvolgeva…

Ecco il necessario da studio per una sessione in live: Cavalletto leggero da campagna, carta rigorosamente Fabriano 50 da 300gr., 24-36 acquerelli al miele in tubo Winsor & Newton, set di 8 pennelli “francesi” e di martora Bonciani, tavolino originale da studio di epoca napoleonica, abbondante acqua.

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