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Totem, un amore per i dipinti di libri

Fragranza di scrittura in quieto incanto chiama lo sguardo.
Vibra quel contatto di occhi su libri con ardente cura conservati a stringere storie in una folla di parole. Memorie vicine e lontane, figure che si animano in racconti come luce che si accende e investe. C’è respiro di fogli assiepati dentro legature antiche o in semplici brossure.
Andrea Mancini vive da sempre un quotidiano incontro con i libri, compagni di viaggi, grandi amori.
Le sue tele dipinte hanno intimi battiti, suggestive atmosfere.
Pile di libri in verticale movimento, libri in fila stretti l’uno accanto all’altro. Preziosità di composizione e quello spago che li avvolge legame di silenzio e voce. Poetica ricerca che approda all’accordo con l’anima. Colori delicati e pastosi, luce su luce, l’ocra dentro penombre. Bellezza consacrata ad un linguaggio d’arte. C’è un amore che vigila e attraversa. C’è un ascolto di trattenuti alfabeti, un ricomporsi di nuove energie. C’è un fascino segreto con suoni di parole senza polvere, senza peso.

Marisa Tumicelli

Totem. Dal 9 ottobre in mostra al 166ª di Firenze personale di Andrea Mancini. Testo introduttivo di Marisa Tumicelli.

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